mercoledì 17 novembre 2010

5 precisazioni vaginali

In quanto unica proprietaria esclusiva di vagina fra le firme del blog mi sento in dovere di intervenire dopo l'ultimo appuntamento su Radio Fabbrica. Avverto la necessità di precisare alcuni punti in un contesto di coinvolgimento di vagina.

1. Speravo fosse ormai chiaro che le donne adottano improbabili strategie, delle quali a volte non vogliono essere consapevoli. “Non me l’aspettavo” è una di queste. Traduzione: “lo sapevo stupido troglodita che, al di là delle finte conversazioni interessate e le uscite a cena, avresti voluto posare il tuo zampino” , si apriranno due porte: rifiutare con gentilezza o cavalcare l’onda a seconda del momento storico di carestia. Allo stesso tempo quest’espressione rappresenta la difficoltà di ammettere che siamo entusiaste e lusingate di un eventuale apprezzamento seppur scaturito da un paio di bradipi. Abbiamo paura della nostra condizione di potere, del potere della vagina, sappiamo di averlo ma non vogliamo essere consapevoli di utilizzarlo. Sommando poi la ristrettezza mentale del bradipo medio, esce un pappone improponibile di incomprensioni e fraintendimenti.
2. La vestizione è un momento importante per le femmine ( e qualunque donna dica il contrario non è onesta), ognuno lo fa a modo suo, con i suoi tempi e le sue priorità, ma una volta profumate e impittulisciate, tutte vi proporranno la solfa della preparazione in soli 5 minuti. Noi, emancipate, imperdonabilmente sognatrici proprietarie di vagina, pensiamo ancora che ogni particolare possa fare la differenza e possa attrarre l’attenzione di lui. Ognuna ha la sua fissa: Martina sceglie le borse, io casco sempre sulla matita degli occhi. Per curiosità ve ne siete mai accorti?

3. Gli accessori maschili sono importanti, ne esistono di soggettivi e di universali. Ovviamente occorre mantenere il decoro pubblico e utilizzare sempre abbigliamento casual: no divise da lavoro, qualunque esse siano. Noi, menti più evolute, ci soffermiamo più che sull’accessorio su alcune caratteristiche fisiche che possano poi ricondurci al tutto. Ad esempio una mia amica sosteneva, ed io ho sposato la teoria, che gli uomini che muovono bene le labbra hanno anche altre doti. Altra teoria riguarda la stretta di mano, quella classica romantica che si effettua nel tragitto fino al luogo destinato all’intrattenimento. Se le dita s’incrociano è un ottimo segnale di cui fidarsi per il post. Ci tengo a sottolineare che queste teorie sono state confermate da dati empirici.
4. Se una donna si veste con lo stivale sul jeans non te la vuole dare: sfilare uno stivale incastrato dal jeans e dalla calza è un’operazione maldestra, non la consiglio a nessuna. Se è capitato, è perché la soggetta in questione aveva irrimediabilmente bisogno di intrattenersi. E poi c’è tutta quella fascia femminile degna di assoluto rispetto che usa il gambaletto sotto lo stivale, tra cui la scrivente. Il segno del gambaletto sul polpaccio non perdona!

5. Se una femmina è sicura degli accadimenti metterà un completino adeguato, sia esso spaiato che non. In caso contrario l’unica ragione è un fatto di scaramanzia, perché cari bradipi, non succede solo a voi di andare in bianco! Infatti sulla vestizione ci sono varie scuole di pensiero. Io la pratico, perché in qualche modo ogni piccolo passo della vestizione rappresenta un tassello in più alla mia autostima. Perché noi portatrici sane di vagina siamo fatte così, purtroppo.

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2 commenti:

Cipputi ha detto...

Risposta monumentale.
M'inchino umilmente.
(ma continuo ad adorate erogenamente il jeans dentro lo stivale)

bradiponevrotico ha detto...

genio