giovedì 18 marzo 2010

Minne Vaganti

(ovvero, se Tinto Brass fa il remake erotico di “Avatar” e lo chiama “Chiavatar” anche noi di bradiponevrotico vogliamo il nostro posto al sole)

Ieri sera un’allegra brigata di 14 donne e due uomini (brad e cipputi) si è recata al cinema Tibur per vedere l’ultima fatica registica di Ferzan Ozpetek, “Mine Vaganti”.

Che qualcosa non andasse s’è capito da subito visto che, nonostante la distribuzione random dei biglietti preventivamente acquistati, gli unici due maschi (cioè sempre brad e cipputi) erano seduti accanto (destino beffardo). Non solo.
I reiterati inviti a cambiar di posto inviati alle nostre amiche, sedute alle nostre spalle o sparse in sala, sono caduti nel vuoto e si sono trasformati in aperta - e sadica – ilarità quando il destino ha palesato che ai lati dei succitati si sarebbero sedute due coppie evidentemente gay.
Insomma, una selva di fave.

Passiamo al film.

Location eccellente: bei luoghi, bellissima la città. Una rappresentazione solo a volte vagamente oleografica di Lecce (il mio giudizio è ovviamente di parte).
Però la storia, seppur portata avanti con ritmo e battute e scene brillanti, ha un neo molto grave.
La protagonista femminile – Nicole Grimaudo – che impersonava una donna complessa, piena di sfaccettature ma soprattutto fygha esce dalla storia completamente illibata, con un innocuo bacetto senza prospettive.

Per questo motivo io e Cipputi ci siamo presi l’impegno di girare con lo stesso cast un remake del film dal titolo “Minne Vaganti”, per restituire all’italiano medio uno squarcio di banale eterosessualità.


P.S. per la scheda tecnica del film ed altri dettagli sulla serata è prevista una seconda puntata a firma Cipputi

2 commenti:

Francesco Loiacono ha detto...

Cioè....sette donne per ognuno di voi
e neanche una mano su due minne vaganti?

Ho fatto bene a non venire!!!!

bradiponevrotico ha detto...

ciccio, se venivi tu era tutta un'altra musica