lunedì 14 dicembre 2009

Le parole sono pietre


Ci sono degli eventi che mutano il corso delle cose.
Ieri stavo per scrivere un post su una strana coincidenza tra l’invettiva contro il 41bis fatta da Giuseppe Graviano al processo a Dell’Utri e la proposta di abolizione del trattamento carcerario duro nei confronti dei capi mafia contenuto nello stesso articolo fatta dal giornalista Filippo Facci sul Libero e prontamente sostenuta da Andrea Marceraro sul Foglio.
Il gesto violento fatto nei confronti di Silvio Berlusconi cambia –nel senso che peggiora- il quadro politico del paese e mi trasmette una forte e sincera preoccupazione.
Non mi preoccupano solo i gruppi Facebook di sostegno all’aggressore squilibrato ma anche persone per bene che sulla mia pagina dello stesso social network scrivono: “La colpa dell'accaduto e dello stallo in cui è costretto il nostro paese è delle opposizioni. Quelle di certa stampa, di certa tv, di certa editoria, di certi "intellettuali", di Magistratura Democratica (?) e purtroppo anche di quelle politiche (Casini compreso, visto che solo 2gg. fa si è detto pronto ad allearsi pure con Di Pietro pur di mandare via Berlusconi) che seguono a rimorchio. Quelle che da anni, anziché disegnare un'idea credibile di paese (magari per vincere le elezioni e governare per più di un anno), di parlare di lavoro, famiglia, vita, educazione, ecc., danno a Berlusconi del pervertito, ninfomane, pedofilo, mafioso, corruttore, corrotto, ladro, infame, dittatore, fascista, e a questo hanno ridotto la politica. E i tanti idioti che oggi festeggiano, anke qui su fb, non fanno ke dimostrarlo (oltre che dimostrare l'assenza di qualsivoglia cultura politica). Come direbbe Gianni Morandi: GRAZIE A TUTTI”
Questo dà il segno inequivocabile che bisogna mantenere la calma e prestare attenzione alle parole.
La svolta sta nel fatto che dobbiamo imparare a considerare che le parole sono pietre e –per quel nulla che vale- noi di bradiponevrotico faremo attenzione ad esse, non rinunciando però alle nostre opinioni.

3 commenti:

Cipputi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

E invece no,
caro il mio bradipo nevrotico,
le parole sono parole
e le pietre sono pietre:
se riesci a convincertene può esserti d'aiuto.

Cipputi ha detto...

Ad esempio, con le parole non ci può fare i pali delle porte quando giochi a pallone per strada.

Mentre con le pietre non ci puoi riempire una canzone, che verrebbe più pesante di un testo di claudio lolli.