lunedì 13 ottobre 2008

Di a da in con super tra fra... quanto?


Sono andato alla manifestazione della sinistra, sabato scorso, per le vie daa Capitale.
Vabbè, a parte che vedere tutte quelle bandiere rosse, mi ha rinfrancato. Insomma, siamo pochi, però esistiamo ancora... un pizzico di orgoglio ci voleva! 100mila persone almeno che passavano davanti ar Colosseo con i drappi rosso fiammante era un bel vedere.
La cosa un po' triste era tutto quel brulicare di partitucoli minuscoli, dalle sigle più svariate, che differivano uno dall'altro per l'adesione all'internazionale (prima, seconda, terza, quarta, quarta rinforzata) e per le particelle davanti alla parola comunismo/comunista: Per, da, in, della, con.
Insomma, una sinistra dalle preposizioni sempre più articolate.
Momenti di sgomento quando mi sono trovato incastrato in uno spezzone di ultra-nostalgici guidati da Marco Rizzo versione Peppone (petto in fuori e fazzolettone rosso) che gridavano "Viva Giuseppe Stalin!", accanto a un conoscente collega di Kung Fu che mi aizzava: "E dajeee, fae'r pugno pure te, e dajeeee!". Io, in grande difficoltà, preso tra l'incudine (sarebbe meglio dire la falce) e il martello, ho alzato il pugno con una rapidità degna di una mossa in pista di Toni Manero. Ho sperato che nessuno scattasse una foto in quella frazione di secondo.

Ps: Bando alle ciance veterocomuniste in salsa austerity... la modernità ha raggiunto pure la sinistra: una volta le compagne erano mascoline, baffute, trasandate e puzzavano. Al corteo di Sabato c'erano certe squinzie in gonnellino ascellare e calze arcobaleno, che ti veniva voglia di mollare la bandiera e zompargli addosso! Viva Lenin, Viva Ma(r)x, Viva Vanity Fair!

3 commenti:

bradiponevrotico ha detto...

lo slogan più terribile quanto marginale è stato quello al compagno Giuseppe Stalin "terrore dei fascisti e dei falsi comunisti"
agghiacciante

il resto non era male

Anonimo ha detto...

quante persone vi aspettate per la manifestazione del 25 ottobre? quella del Pd.

non so più che senso abbia.
forse un grande treno è stato perso (o forse sarebbe meglio dire "preso in pieno", solo che ci siamo rimasti sotto...)col governo Prodi.
E adesso si dovrà aspettare che cambi l'alfabeto della politica, che nuovi problemi e loro risoluzioni giungano all'orizzonte.
Ma allora sarà cambiao tutto l'alfabeto della politica, ritracciate le linee dello scontro/incontro, insomma non saremo più noi, più loro.

in quest'orizzonte odierno, normalizzato e quieto non mi ci ritrovo.

ora è il riflusso, il ripiegameno sul privato, una specie di anni '80 parte seconda. E come sapiamo i remake non funzionano mai. Figuriamoci i remake di un film tanto mediocre.
Vogliamo opporci alla deriva?
Ci siamo?
Ci siete?
eh?



"chi resisterà ai maglioncini degli insorti,
blog rum e cocaina per battere il sistema"

bradiponevrotico ha detto...

caro raccuiottu

spero non si tratti di un riflusso nel privato, come negli anni '80.
Anche perchè a differenza di quel periodo, non usciamo da 15 anni di invasione della politica in tutti i settori, anzi...

però i sintomi sono preoccupanti: non solo l'individualismo ma anche la chiusura e l'ostilità si stanno manifestando.
La manifestazione di sabato, quella del 25 del pd, eventuali manifestazioni di qualsiasi (piùo meno) forza politica possono porre un argine al dilagare di questo autismo sociale